Ci sono libri, rari e sfuggenti, che all'universo parallelo della letteratura arrivano in un modo diverso, curvando lo spazio tempo della narrazione per portarci in una scena che, al di fuori delle loro pagine, sembra non voler esistere. Ad esempio in una grande villa nella campagna inglese alla fine della seconda guerra mondiale, dove Coral, che al mondo non ha più nulla e nessuno, arriva per assistere nei suoi ultimi giorni la padrona di casa, e poi aiutare il figlio di lei, il maggiore Clement Hart, a guarire dalle ferite che il conflitto gli ha lasciato. In quelle stanze buie, gelide e spettrali come la campagna che le circonda, Coral e Clement arrivano in brevi momenti, con le parole, quasi a toccarsi. Ma ogni volta, dalla caligine che si insinua ovunque, qualcosa, un anello rubato, un inquietante gioco infantile, un misterioso profumo di fiori si materializza, costringendo il desiderio e il bisogno a prendere una forma meno categorica dell'amore. È l'inizio di un viaggio lieve, doloroso e imprevedibile, difficile da raccontare e impossibile da dimenticare. Che Peter Cameron ci invita a intraprendere con una sola promessa, quella di guidarci, per minuscoli slittamenti delle emozioni, a un finale che non ci aspetteremmo e di farci sentire improvvisamente molto vicini "al cuore dorato e incandescente dell'universo".
Autore
Cameron Peter
Titolo originale
Coral Glynn
Traduttore
Oneto Giuseppina
Editore
Adelphi
Collana
Fabula
Anno edizione
2012
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
212
Dimensioni
-
Codice EAN
9788845926884
Coral Glynn
Cameron Peter - Autore
Coral Glynn
Il gruppo di lettura della biblioteca propone Coral Glynn, dopo il deludente "Chi è felice legge e beve caffè", che si rivela molto più interessante. È il primo libro di Peter Cameron che leggo. Indubbiamente è interessante, coinvolgente e profondo. Nasconde più di quanto ho letto in molte recensioni. Non è la pedissequa ripetizione di forme e storie della letteratura inglese, in particolare Gotica. È l'ingresso nel bosco sacro da cui non si esce indenni, in cui incontriamo fauni, sileni, incubi e ombre, bisogna superare però il groviglio di siepi di agrifoglio, pungenti, capaci di graffiare e strappare. Coral vi è entrata e una volta uscita non sarà più la stessa.